START-UP IN CRESCITA O GRANDE AZIENDA ORGANIZZATA? SCEGLIERE IL CONTESTO LAVORATIVO IDEALE

Quando si cerca lavoro, una delle scelte che spesso ci troviamo ad affrontare è quella tra decidere se orientarsi verso una realtà aziendale solida è già strutturata o avventurarsi in una dinamica e innovativa start-up.
Gli elementi che le caratterizzano sono differenti. Entrambe le realtà offrono benefici ma anche punti di attenzione, è la scelta può dipendere da vari fattori, come lo stile di lavoro che preferiamo, le nostre aspirazioni di carriera e alcune nostre caratteristiche personali che favoriscono un miglior adattamento e una migliore prestazione in contesto piuttosto che nell’altro.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nel lavorare in una multinazionale molto strutturata?
I vantaggi e svantaggi di lavorare in una realtà strutturata possono variare in base alla posizione lavorativa e all’esperienza personale.
Vediamo ora alcuni dei suoi principali vantaggi:
- presenta solitamente un sistema gerarchico ben definito che fornisce ai dipendenti una chiara comprensione delle loro funzioni e responsabilità. Questo può rendere più facile la pianificazione del lavoro e ridurre il rischio di conflitti
- offre spesso una retribuzione più alta e una maggiore stabilità lavorativa, molte opportunità di arricchimento professionale, come programmi di formazione, rotazioni di lavoro, e promozioni interne. Ciò può consentire ai dipendenti di sviluppare le proprie competenze e conoscenze e di progredire nella carriera
- Di solito possiede un forte prestigio nell’area in cui opera e questo può generare nei dipendenti un senso di appartenenza e di orgoglio. Inoltre, questo aspetto può rappresentare un elemento importante per la reputazione personale e la crescita professionale.
Per quanto riguarda alcuni svantaggi, invece, possiamo trovare:
- la struttura organizzativa rigida può essere limitante per coloro che vogliono sperimentare nuovi ruoli o idee innovative. Le decisioni possono richiedere tempo ed essere prese da persone lontane dalla base operativa.
- le gerarchie complesse rendono difficili, per i dipendenti, entrare in contatto con i dirigenti di alto livello o proporre idee innovative. Ciò potrebbe limitare la comunicazione interna e la creatività nel team.
- spesso promuovono una cultura aziendale standardizzata il cui rischio è limitare la diversità culturale e le differenze di pensiero. Tale aspetto potrebbe, inoltre, rendere difficile lo sviluppo di un senso di appartenenza e motivazione personale. È pur vero, però, che oggigiorno sempre più aziende stanno adottando valori orientati verso una cultura di inclusione.
Quali sono, invece, i vantaggi e svantaggi di una start up?
Anche il lavoro nelle start-up può presentare vantaggi e svantaggi, che dipendono dalle caratteristiche della singola azienda.
Vediamo alcuni aspetti positivi più generali:
- sono spesso all’avanguardia dell’innovazione e hanno un ambiente lavorativo dinamico e stimolante. Gli impiegati sono solitamente esposti a molte sfide e opportunità di apprendimento, che possono aiutare a sviluppare nuove competenze e conoscenze.
- tendenzialmente hanno una struttura organizzativa flessibile, dove i ruoli sono meno definiti e i dipendenti hanno maggiori responsabilità. Ciò consente di acquisire competenze in più aree e di essere più creativi nel loro lavoro.
- essendo delle realtà in crescita, le start-up possono offrire molte opportunità di sviluppo professionale, con la possibilità di ricoprire posizioni senior in un tempo più breve rispetto alle multinazionali. Questo può incentivare i dipendenti a lavorare duramente e a impegnarsi per il successo dell’azienda. Da non dimenticare, inoltre, che le start-up offrono frequentemente occasioni di lavorare su nuovi progetti innovativi e di fare parte di un team altamente motivato e appassionato.
- essendo di dimensioni ridotte, i dipendenti hanno la possibilità di acquisire una visione completa del processo lavorativo, comprendendo appieno il contributo del proprio ruolo. Questa maggiore consapevolezza può portare ad accrescere la soddisfazione e la motivazione sul lavoro.
I possibili svantaggi, invece, potrebbero essere:
- trovandosi in fase di sviluppo, c’è la possibilità che non abbiano ancora raggiunto un punto di equilibrio e stiano vivendo in uno stato di incertezza finanziaria. Il che significa che i dipendenti si trovano nella condizione di dover affrontare periodi di precarietà e instabilità nell’occupazione.
- La struttura organizzativa informale potrebbe creare confusione sulle responsabilità dei dipendenti e sui processi decisionali, rendendo difficile il coordinamento delle attività e l’attuazione di una strategia comune.
- essendo in una fase di crescita, è possibile che venga chiesto sovente ai dipendenti un sovraccarico di lavoro e di essere pronti ad affrontare molte sfide. Questa situazione potrebbe creare uno stress elevato e un equilibrio difficile tra lavoro e vita privata.
Che tipo di manager è più adatto per lavorare in una realtà molto strutturata?
Una realtà molto strutturata richiede un tipo di manager che sia in grado di gestire le diverse attività dell’azienda in modo efficiente ed efficace, e di coordinare le attività dei dipendenti in modo da raggiungere gli obiettivi dell’azienda.
Vediamo alcune delle principali skills che lo caratterizzano:
- Organizzazione: deve avere una buona capacità di organizzativa e di pianificazione, in modo da poter coordinare efficacemente il lavoro dei dipendenti e mantenere il controllo delle diverse attività dell’azienda.
- Orientamento ai risultati: è necessario che sia orientato ai risultati e alla loro consegna entro i tempi stabiliti. Deve anche essere in grado di impostare obiettivi realistici per il team e di monitorare il progresso verso tali obiettivi.
- Leadership: deve essere un leader efficace, capace di motivare e guidare il team verso gli obiettivi dell’azienda. Deve saper prendere decisioni difficili rapidamente e gestire i conflitti.
- Comunicazione: possiede una buona capacità di comunicazione, sia a livello interpersonale che attraverso mezzi di comunicazione formali. È in grado di comunicare in modo chiaro e conciso, in modo da evitare malintesi e fraintendimenti.
- Adattabilità: si adatta ai cambiamenti e gestisce i rischi. Deve anche essere abile nell’identificare le opportunità per l’azienda e di agire in modo rapido ed efficace per coglierle.
Che tipo di manager è più adatto per lavorare in una start-up?
Un manager che lavora in una start-up deve essere in grado soprattutto di gestire l’ambiguità, l’incertezza e il rapido cambiamento che caratterizzano questo tipo di organizzazione.
Alcune delle caratteristiche che gli vanno riconosciute sono:
- Creatività e innovazione: ha un approccio creativo e innovativo alla gestione aziendale, sa trovare soluzioni innovative ai problemi e identifica nuove opportunità di business.
- Capacità di adattamento: è capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, sia a livello del mercato che dell’organizzazione interna dell’azienda. Sa anche gestire l’incertezza e l’ambiguità in modo efficace.
- Leadership condivisa: in una start-up, la leadership non è solo compito del manager, ma deve essere condivisa tra tutti i membri del team. Il manager incoraggia la partecipazione attiva e la collaborazione tra i membri del team, in modo da favorire l’innovazione e il successo dell’azienda.
- Orientamento al cliente: possiede un forte orientamento al cliente, ed è in grado di comprendere le esigenze e le aspettative dei clienti e di fornire loro prodotti o servizi di alta qualità.
- Capacità di gestire il rischio: una start-up è spesso caratterizzata da un alto livello di incertezza, in quanto le nuove idee o prodotti possono non funzionare. È importante che gestisca il rischio in modo efficace, identificando le incognite e mettendo in atto le misure necessarie per minimizzarle.
Quindi, cosa scegliere: una start-up o una multinazionale strutturata?
Scegliere se optare per un’azienda molto strutturata o una start-up richiede un’attenta analisi.
Se si cerca una stabilità finanziaria, una struttura gerarchica definita e ruoli ben chiari, è probabile che una multinazionale potrebbe essere la scelta giusta.
Se si è alla ricerca di un ambiente di lavoro dinamico, stimolante e con molte opportunità di apprendimento, allora una start-up potrebbe essere l’opzione migliore.
Prima di fare una scelta, è importante fare una valutazione onesta delle proprie priorità, dei propri obiettivi di carriera e delle proprie competenze. È anche utile cercare di capire l’ambiente di lavoro e la cultura aziendale delle diverse opzioni disponibili.
Non c’è una scelta giusta o sbagliata, ma piuttosto dipende dalle esigenze, dalle preferenze è dalle proprie caratteristiche personali.
Quali accorgimenti tenere in considerazione quando si passa da una realtà strutturata ad una start-up e viceversa?
Quando si passa da una realtà strutturata ad una start-up o viceversa, ci sono alcune accortezze che è importante tenere in considerazione per affrontare al meglio il cambiamento.
Nel caso in cui si passi da una multinazionale strutturata ad una start-up, è fondamentale essere pronti ad affrontare una realtà lavorativa molto diversa. In una start-up, infatti, è molto probabile che si vada a ricoprire diversi ruoli, si debba affrontare una mole di lavoro maggiore e a fare molte cose diverse, anche al di fuori della propria area di competenza. È quindi importante essere flessibili e adattabili, e saper lavorare in autonomia e con molta responsabilità. Inoltre, in una start-up spesso non ci sono le stesse risorse a disposizione rispetto ad una multinazionale, e quindi bisogna essere in grado di fare di necessità virtù e di trovare soluzioni creative ai problemi.
Al contrario, se si passa da una start-up ad una multinazionale strutturata, è fondamentale essere pronti ad affrontare un ambiente lavorativo meno dinamico e con ruoli dai confini più rigidi. In una multinazionale è probabile che ci sia una gerarchia molto precisa e una divisione dei compiti ben delineata. Ciò può comportare una minore libertà di movimento, ma allo stesso tempo può permettere di specializzarsi in modo più approfondito in una specifica area. Inoltre, in una multinazionale ci sono generalmente maggiori risorse a disposizione, quindi è importante imparare ad utilizzarle al meglio.
In entrambi i casi, bisogna tenere in considerazione che il passaggio da una realtà all’altra può richiedere un periodo di adattamento e di apprendimento. È essenziale essere aperti alle sfide che questo comporta, e saper cogliere le opportunità che si presentano.